Mezza giornata al Salon du Chocolat di Milano

Salon du chocolat Milano

Sabato 16 febbraio sono stato al Salon du Chocolat di Milano, un evento che ho scoperto quest’anno nonostante fosse alla sua terza edizione. Come sapete, noi stiamo dedicando questo mese al cacao, quindi capite bene che non potevamo esimerci dal sacrificarci per visitare questa esposizione: ci sono coincidenze che non possono essere ignorate.

Appena arrivati, poco dopo le 10, siamo stati travolti da un meraviglioso profumo di cioccolato che avvolgeva tutta l’area: tra gli stand degli espositori (praticamente da mangiare con gli occhi) e gli showcooking continui, l’aroma di cioccolato era una presenza fissa.

Salon du Chocolat di Milano: gli showcooking

Gli showcooking a cui i visitatori potevano assistere erano tantissimi e vantavano presenze di eccellenza del settore. Amanti o meno del cioccolato, vedere dei professionisti all’opera e avere la possibilità di assaggiare i loro piatti è sempre un’esperienza che vale la pena vivere.

Ovviamente è impossibile seguire tutti gli showcooking proposti, molti dei quali sono anche in sovrapposizione di orario. Noi però ci eravamo fatti un metodico piano di azione e abbiamo avuto il piacere di assistere a questi tre: “Cremosità in contrasto” tenuto da Andrea Besuschio; “Pane e cio…cacao: il mondo dei lievitati incontra il cibo degli Dei” con Davide Longoni e Marco Colzani; “Budino al cioccolato su biscotto al profumo di anice – Bon bon alla banana, mandorla e caffè” di Loretta Fanella. Andiamo con ordine perché tutti meritano.

Showcooking besuschio Salon du chocolat Milano

Lo showcooking di Besuschio è stato davvero molto interessante perché ha chiaramente dimostrato quanta tecnica e quanto studio ci sono dietro a ogni ricetta, anche a quelle che possono sembrare molto facili: abbiamo assistito alla preparazione di una crema di nocciole con gelatina al passion fruit, una ricetta all’apparenza molto semplice, ma che nasconde in realtà molte insidie. Fondamentali il controllo delle temperature, il bilanciamento degli ingredienti e il temperaggio del cioccolato. Una ricetta che, proprio per questi motivi, è molto difficile replicare tale e quale a casa. Vi dico solo che veder temperare il cioccolato su un piccolo tagliere in granito è stato qualcosa di incredibile: la prima cosa che ho pensato è che a casa mi sarebbe finito tutto per terra… Interessante anche la spiegazione sul perché utilizzare un pizzico di sale nei dolci: permette di esaltare i gusti e riattivare le papille gustative.

Golosissimo lo showcooking sul cioccolato e i lievitati: abbiamo visto preparare (e ovviamente assaggiato) un burrosissimo pan brioche con cioccolato fondente. Un prodotto da forno che richiede abilità per la lavorazione e tanta pazienza per permettere ai lieviti di fare il loro lavoro. Davide Longoni e Marco Colzani hanno poi proposto un altro assaggio molto particolare: un pane a doppia lievitazione naturale con farro monococco e cioccolato fondente, morbido, rustico e davvero buono.

Showcooking Loretta Fanella Salon du chocolat Milano

L’ultimo showcooking a cui abbiamo assistito (e lo ammetto, anche quello che più mi è piaciuto) ha visto ai fornelli Loretta Fanella che ha preparato due dolci strepitosi e, questa volta, anche più facilmente replicabili a casa propria se non nella forma, almeno nella sostanza): un biscotto all’anice con budino di cioccolato e caffè e un biscottino alla cannella con mousse di banana, cuore di caffè e cremoso alla mandorla (che vedete in foto). Una delizia. Ero molto curioso di capire come utilizzare l’anice, spezia che amo molto, nella realizzazione di dolci e devo dire che gli spunti non sono mancati. Inoltre, è stato molto interessante un piccolo insegnamento riguardo l’uso del caffè: siamo abituati ad aromatizzare i dolci, come appunto i budini, con l’espresso; in realtà in questo modo il caffè viene cotto due volte, provocando una parziale perdita del suo aroma nel prodotto finale. Loretta Fanella ha spiegato che è possibile mettere in infusione direttamente il caffè macinato, riuscendo in tal modo a catturare tutto il suo profumo e il suo gusto. Inutile dire che farò tesoro degli insegnamenti e che presto mi dedicherò a metterli in pratica.

Salon du Chocolat di Milano: gli espositori

Gli espositori presenti al Salon du Chocolat di Milano erano diversi, tutti artigianali, e proponevano nei loro stand tantissime varietà di cacao e cioccolato e infinte combinazioni anche molto particolari. Molti di loro offrivano ai visitatori assaggi per permettere di conoscere meglio le materie prime utilizzate e i prodotti venduti.

Per quanto mi riguarda, ho acquistato alcune praline (non resisto mai alle praline) dagli accostamenti più vari: si parte dai classici abbinamenti cioccolato-caffè o cioccolato-arancia per passare al caramello salato, alla liquirizia e arrivare fino ai più inconsueti accostamenti con spezie e aromi, come il pepe rosa, il basilico, lo zenzero o il rosmarino.

Salon du chocolat Milano espositori

Salon du Chocolat: i costi e qualche nota

Per entrare al Salon du Chocolat si paga e, diciamocelo, neanche pochissimo: il prezzo del biglietto intero è di 12 euro acquistando online e forse qualcosa in più in loco, ma è possibile avere riduzioni o sconti (io ad esempio ho acquistato con qualche giorno di anticipo pagando 10 euro a persona).

Va detto però che il biglietto dà accesso a tutti gli showcooking in programma quindi, se non andate solo per comprare, si tratta di una cifra ragionevole, bisogna solo sfruttare al meglio l’occasione!

Tolto il prezzo del biglietto però, ci sono alcuni dettagli che non ho particolarmente apprezzato a cominciare dalla quasi totale mancanza del POS, almeno tra gli espositori da cui ho acquistato: ormai esistono anche portatili e credo sia sbagliato che una fiera di questo livello non obblighi i partecipanti ad adeguarsi in tal senso. Trattandosi di prodotti artigianali e molto particolari i prezzi sono superiori alla cioccolateria industriale, come è giusto che sia: non costringere i visitatori a calcolare a priori quanto spendere per prelevare prima di entrare sarebbe sicuramente apprezzabile.

Seconda cosa riguarda la ristorazione: al MiCo, sede dell’evento, sono presenti praticamente solo due o tre punti ristoro e, a giudicare dai panini identici, gestiti dallo stesso ente. Qui i prezzi sono fuori da ogni possibile ragionevolezza: pagare 6 euro per un panino (piccolo) con solo due fette di crudo e una foglia di insalata o 6 euro per un bicchiere di succo di melograno è a dir poco esagerato (ora vado a memoria, ma ho pagato cifre analoghe per dei panini studiati, elaborati e molto particolari a Milano Golosa).
Pare che questo non sia in carico al Salon du Chocolat, ma probabilmente gestito dalla Fiera di Milano (o così viene spiegato sulla pagina Facebook dell’evento). Sicuramente è qualcosa su cui lavorare.

Se siete amanti del cioccolato, l’evento sicuramente merita molto, sia per gli espositori che per gli interessanti e numerosi showcooking offerti. Prenotatevi quindi per il 2019!

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