Partecipare ai corsi di cucina mi piace molto: si impara, si vedono cose nuove e si conoscono persone interessanti ma, soprattutto, si ha la possibilità di sbirciare sulla finestra della cucina professionista e vedere come lavorano quelli che della cucina ne hanno fatto un mestiere e spesso un’arte, oltre che una passione…
Sabato scorso ero in seconda fila nell’aula dove Ernst Knam ha tenuto il corso sulla crostata al cioccolato e fava tonka, all’interno della rassegna Cibo a regola d’arte – interventi, discussioni e corsi sulle “parole” del cibo.
Che dire? Partiamo dal risultato finale: una deliziosa frolla al cacao, un goloso ripieno di crema al cioccolato aromatizzata alla fava tonka e un’esplosione di sapori ad ogni forchettata. Sublime.
In postazione avevamo tutto pronto: una porzione di frolla, ingredienti per la crema appositamente pesati, una piccola postazione per la cottura della crema, attrezzi vari. Dopo un’oretta di sciogli-sbatti-mescola la crema-assaggia la crema-oddio che buona questa crema, arriviamo al risultato finale di cui sopra (e che vi documento con una preziosa testimonianza fatta prima della sua istantanea sparizione nella foto qui sotto).
Cosa ho imparato nel mentre? Che una torta dev’essere prima di tutto buona, e poi bella (sante parole di Knam). Che l’ottimizzazione vale anche, e forse soprattutto, in un laboratorio di pasticceria come il suo: l’unione di poche basi e poche creme permette di ottenere una grandissima varietà di combinazioni che vanno incontro ai gusti sempre più variegati del pubblico. Che la sua frolla ha una plasticità che la mia non ha, e vorrei davvero sapere perché! E che la fava tonka insieme al cioccolato… che delizia!
Se volete preparare la crostata di cioccolato e fava tonka di Ernst Knam (e vi invito assolutamente a farlo il più presto possibile), trovate la ricetta sulla sua pagina Facebook a questo link!
