Estate, si sa, vuol dire vacanze: quest’anno io e Andrea abbiamo optato per il Portogallo, che si è dimostrato ricco di piacevoli scoperte. Magnifici paesaggi, città ricche di fascino e storia, profumi di pini e natura, mare e scogliere incantevoli. Siamo in un blog di cucina, possiamo tralasciare la parte gastronomica? Decisamente no! Anche questo aspetto è stata un’interessante rivelazione: per quanto poco rinomata o conosciuta, ho trovato una tradizione gastronomica ricca di gusto, sapiente nell’esaltare gli ingredienti locali, che si sta scoprendo gourmet e raffinata.
Parto dal dolce: troppo golosa per lasciarmi sfuggire i famosissimi Pasteis de Nata, ne sono subito stata conquistata.
I più buoni a Lisbona, alla storica caffetteria Pasteis de Belem: alzatevi di buon mattino (secondo gli standard portoghesi, questo significa prima delle 9…) e prendete il tram 15 in direzione Belem. Entrate e perdetevi nel dedalo di salette ricoperte di azulejos, cercate la cucina a vista e guardate come questi pasticcini meravigliosi vengono prodotti. Sedetevi e… ordinatene in grande quantità. Resterete conquistati dalla sfoglia croccante e dalla deliziosa crema. Uno non basta di certo!
Potrete trovarne di altrettanto buoni allo storico Cafe A Brasileira, sempre a Lisbona: tappa obbligata per i turisti che adorano la statua all’esterno di Pessoa (che qui amava passare parte del suo tempo), troverete dolci ottimi.
Per quanto riguarda i piatti salati, Portogallo vuol dire soprattutto baccalà e merluzzo: ingrediente principe, viene cucinato con maestria e declinato in mille ricette.
Una piccola curiosità: la maggior parte del baccalà sotto sale che viene cucinato in Portogallo (così come sulle nostre tavole, in realtà) proviene dai freddi mari della Norvegia, più precisamente dalle isole Lofoten, molti km oltre il circolo polare.
Il migliore assaggiato? Due ricette a pari merito, in realtà: un carpaccio di merluzzo condito con pasta d’acciughe e filetti di peperone, e una sorta di lasagna di merluzzo, patate, spinaci, mandorle e basilico. Entrambi piacevoli scoperte al ristorante As Salgadeiras, con prezzi leggermente sopra la media portoghese ma con un menù di qualità davvero da provare.
Altro ingrediente che regna incontrastato sulla tavola portoghese è la sardina, pesce azzurro che noi abbiamo apprezzato soprattutto nella sua forma più semplice, alla griglia. Non vi indico un ristorante preciso: le vedrete nei menù di qualunque ristorante o trattoria.
Troverete comunque moltissime ricette con le sardine, e soprattutto le scorgerete ovunque, inscatolate e sott’olio, al naturale, con aromi: la sardina in latta è uno dei simboli gastronomici di questo paese!
Un piccolo accenno, infine, al lato gourmet della cucina portoghese: in svariati posti abbiamo trovato un’attenzione e una ricerca particolari su ingredienti e accostamenti.
Se passate da Lisbona non potete perdervi il Time Out Market: un mercato metropolitano in cui regnano lo street food di qualità (ci sono punti di ristoro di chef rinomati e stellati a prezzi abbordabilissimi), e la tradizione locale.
Spesso troverete salumi e formaggi di pregio, piatti con ingredienti inusuali, ottimi vini: per darvi qualche nome, The Corkscrew a Lisbona, Tabua Rasa a Porto, Momentos a Evora e Fangas a Coimbra.
Un capitolo a parte meriterebbero i vini portoghesi che si sono rivelati una piacevole scoperta: sono poco conosciuti e rinomati al di fuori dei confini nazionali, poiché i vignerons hanno spesso dimensioni troppo piccole per competere nel mercato globale. Il consiglio che vi do è di provarne un po’.. ne resterete piacevolmente colpiti.
Il Porto, invece, non è così diffuso come si potrebbe pensare: il 95% della produzione viene esportata e quel che resta all’interno del Portogallo viene usato per i turisti o come comune vino da tavola. Se volete approfondire il Salone del Gusto di Torino (22-26 settembre 2016) offre diversi incontri tematici relativi ai vini portoghesi.
E per finire vi voglio parlare di una piacevole esperienza avuta a Lisbona: ho prenotato un corso di cucina portoghese da Cooking Lisbon e mi sono trovata davvero bene. Gentili e disponibilissimi proprietario e chef, molto belle location e cucina a nostra disposizione, simpatici i nostri commensali “per caso” (inglesi e olandesi), interessanti le ricette provate: un piatto di carne e verdure, un buonissimo tortino di merluzzo e patate che spero di pubblicare sul blog e un dolce di origine francese che non avevo mai provato (île flottante) realizzato con soli albumi. Decisamente consigliato se volete approfondire i trend emergenti e gli aspetti tradizionali della loro gastronomia.
Insomma, che dire… obrigada e al prossimo viaggio!