Il cavolo nero è una varietà di cavolo il cui nome scientifico è Brassica oleracea e appartiene alla famiglia delle Brassicaceae.
Le proprietà nutritive del cavolo nero
Il suo contenuto calorico è pari a 40 Kcal/100 g, fornite soprattutto dai carboidrati (sotto forma di fruttosio) e dai grassi (2.2 %). Il contenuto di proteine è molto scarso e di basso valore biologico per l’organismo mentre la fibra è abbondante (2%). La presenza di acqua, infine, si aggira attorno all’84.5%.
L’apporto di vitamine, minerali e antiossidanti del cavolo nero
Le proprietà di questo ortaggio sono molto interessanti: ha un contenuto molto elevato di sostanze antiossidanti, tra cui vitamina C, beta-carotene, flavonoidi e omega-3.
La vitamina C, tra le sue innumerevoli funzioni, rafforza il sistema immunitario, è responsabile della produzione di collagene e contrasta l’attività dei radicali liberi. Questo ortaggio risulta quindi utile per la prevenzione di influenze e raffreddori oltre che, come recentemente dimostrato da varie ricerche scientifiche, di tumori.
Altre vitamine abbondanti nelle verdure, in modo particolare quelle a foglia, sono quelle del gruppo B, tra cui l’acido folico, un fondamentale precursore dell’emoglobina (molecola di trasporto per l’ossigeno presente nei globuli rossi) e quindi utile nella prevenzione e nel trattamento di anemie.
Un altro elemento molto presente in questo ortaggio è il potassio che risulta importante soprattutto per sportivi e anziani in quanto molto utile per contrastare la disidratazione e per favorire la salute delle ossa.
Come conservare le proprietà del cavolo nero in cottura
Purtroppo con la cottura la maggior parte degli elementi antiossidanti (circa il 62%) si perde: è quindi consigliabile consumare il cavolo nero a crudo, ad esempio in insalata o centrifugato (meglio se di origine biologia o in alternativa opportunamente lavato e disinfettato), oppure dopo una cottura al vapore di 10 minuti circa, con la quale si preserva gran parte delle proprietà di questo ortaggio. Con le cotture prolungate viene comunque mantenuta la fibra e possiamo godere delle sue proprietà benefiche sull’abbassamento del colesterolo, del picco glicemico e della stipsi.
Chi deve limitare il consumo di cavolo nero?
Non tutti possono consumare liberamente grandi quantità crude di questo ortaggio (più di 250 g a crudo tutti i giorni)! Soggetti in terapia con beta-bloccanti (usati per mattie cardiache quali, ad esempio, ipertensione e aritmie) devono moderare il consumo del cavolo nero (come di tutti gli alimenti molto ricchi di potassio). Le persone affette da Sindrome dell’intestino Irritabile potrebbero avere problemi digestivi in seguito al consumo di questo alimento. Inoltre, devono prestare attenzione al suo consumo, anche coloro che soffrono di carenza di iodio, poiché il cavolo nero potrebbe interferire con il metabolismo tiroideo, di iperuricemia e di gotta, dal momento che questo ortaggio contiene purine.
Curiosità storica: il cavolo nero nella medicina tradizionale
Fin dall’antichità il cavolo nero veniva usato nella medicina tradizionale per il trattamento di contusioni, distorsioni e infiammazioni articolari tramite l’applicazione delle sue foglie, precedentemente pestate, sulla parte interessata con l’aggiunta di curcuma.