Lo sappiamo che le feste vi lasciano ogni anno in eredità la più variegata frutta secca che cercate di far fuori in salse, pesti e dolci. Fra queste ci saranno sicuramente le arachidi: buonissime tostate e salate, ma probabilmente il loro utilizzo in cucina finisce lì. Ecco perché abbiamo deciso di utilizzarle questo mese: per provare qualcosa di diverso dal solito e capire un po’ l’effetto che fa.
Perché davvero le arachidi sono estremamente versatili in cucina: da fritte o tostate assumono un gusto dolciastro e sono ottime accostate a carni, crostacei e frutta dal tono acidulo (come lime e mele), nella cucina asiatica viene accostata al cetriolo, alle carote, al cocco, in quella centro americana all’agnello, ai frutti di mare e al lime.
Cosa sono le arachidi?
Conosciute con tanti nomi diversi (spagnolette, noccioline, bagigi, cacaoetti, giapponesi o cecini), le arachidi sono molto consumate nel mondo e in Italia, soprattutto tostate e salate come accompagnamento di aperitivi e durante le festività natalizie. Ma cosa sono le arachidi? Cominciamo subito con una bella curiosità: noi siamo abituati a etichettare le arachidi come frutta secca, ma in realtà dovremmo più propriamente e correttamente parlare di leguminose, perché la pianta Arachis hypogea appartiene alla stessa famiglia di ceci, fagioli e soia, quella delle Febaceae o, appunto, delle leguminose!
Origini delle arachidi e diffusione
La pianta delle arachidi è probabilmente originaria del Brasile da dove poi si è diffusa nelle regioni tropicali e subtropicali e poi in tutto il mondo, dove viene coltivata prevalentemente per i suoi semi. Studi effettuati sulle origini di questa pianta sembrano portare a pensare che non esista una variante naturale della pianta di arachidi che oggi abitualmente coltiviamo e di cui consumiamo i semi, ma che, in realtà, sia il risultato di un’ibridazione di altre due piante della stessa famiglia.
Si tratta di una pianta annuale erbacea che produce fiori giallo-rossastri non molto grandi che, a loro volta, danno poi origine ai frutti che siamo comunemente abituati a consumare. La particolarità è che i baccelli sono sotterranei e devono quindi essere estirpati per consentire di prelevarne i semi, da cui si ricavano il famoso burro di arachidi, molto diffuso negli Stati Uniti, e l’olio di arachidi, preziosissimo per le fritture perché ha un punto di fumo molto alto, ovvero inizia a bruciare e produrre sostanze tossiche a una temperatura molto elevata (230°).
Produzione di arachidi nel mondo
Oggi il maggior produttore di arachidi nel mondo è la Cina, seguita da India, Nigeria, Sudan e Stati Uniti. Molti altri paesi coltivano questa pianta sia per consumo interno che per esportazione verso i paesi che non le coltivano in modo autonomo.
Abbiamo quindi un ingrediente che si è rivelato tutt’altro rispetto a come lo abbiamo sempre considerato: perché quindi non conoscerlo sotto altri aspetti anche con ricette diverse dal solito?
Ricette con le arachidi di questo mese
In questo mese dedicato alle arachidi abbiamo preparato:
- burro di arachidi salato, un vero e proprio classico, perfetto da spalmare sul pane o da utilizzare per farcire e decorare dolci;
- cupcake al cioccolato con topping al burro di arachidi salato, piccoli e golosi dolcetti che creano dipendenza: uno tira l’altro!
- Burger vegetali di carote e arachidi, semplici e gustosi, questi burger sono un’alternativa sfiziosa per chi cerca un secondo leggero e particolare.
- Noodles alla thailandese, con verdure e arachidi, deliziosi sia asciutti che accompagnati da un mestolo di brodo caldo!