Gennaio… cavolo nero!

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Per l’inizio dell’anno nuovo e del mese di gennaio abbiamo scelto un ingrediente un po’ trascurato su gran parte delle tavole italiane, ma ricchissimo di gusto e proprietà salutari: il cavolo nero.

Detto anche cavolo toscano, cavolo palmizio o cavolo a penna appartiene alla famiglia delle crocifere, di cui fanno parte i cavoli, le verze, le rape, il crescione, la rucola. La pianta ha una forma particolare (a palma, per l’appunto), e produce foglie singole di forma allungata, spesse, con nervature ampie e una costa centrale bianca poco gustosa.

E’ un ingrediente molto utilizzato nella cucina toscana (si usa per la ribollita, ad esempio), mentre nel resto d’Italia è poco usato.

Del cavolo nero si usano le foglie, bollite o cotte al vapore, da cui andrebbe eliminata la costa centrale, soprattutto per quelle più grandi e dure: si tiene il gambo con una mano e si sfila con l’altra la foglia, in modo da ottenere due parti separate dalla costa. Il gusto marcato ma piacevole lo rende adatto a minestre e zuppe, torte salate, frittate. A crudo si possono usare le foglie interne, giovani e tenere, per accentuare il sapore delle insalate.

Il cavolo nero ci ha talmente conquistati che è diventato parte delle nostre coltivazioni, sia nell’orto che sul balcone: è una pianta estremamente rustica e resistente, regge benissimo sia il caldo che il freddo (e anche le gelate, tanto che le foglie diventano più tenere e gustose dopo le prime notti sotto zero), non necessita di particolari cure e la produzione di foglie è a ciclo continuo. Se piantate le piante in vaso ricordatevi solo di considerare che dopo un anno possono arrivare anche al metro di altezza!

Il cavolo nero è di stagione in primavera, autunno e inverno.

Ricette del mese con il cavolo nero o cavolo toscano

Ecco le ricette con il cavolo nero che abbiamo preparato nel corso del mese:

Sul blog ne trovate molte altre nella pagina dedicata alle ricette con il cavolo nero!

 

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